mercoledì 29 settembre 2010

Recensione Resident Evil Afterlife

Diretto: Paul W.S.Anderson
Anno:2010


Dopo quattro anni dall'uscita dell'ultimo resident evil(extinction) esce il quarto capitolo della saga ma questa volta in 3D.      
In quest'ultimo capitolo la bellissima Milla Jovovich dovrà vedersela con zombie modificati e il temibile capo dell'umbrella,Albert Wesker,ma questa volta senza i poteri che aveva acquisito grazie al virus T. 
Entra nel cast un volto noto delle serie tv cult: Wentworth Miller,protagonista di Prison Break,nel ruolo di Cris Redfield.
Il film risulta molto noioso per la maggior parte del tempo con solo alcune scene divertenti o di sussulto ma per lo più scontate,sinceramente ci si aspettava di più da questo ultimo capitolo.
La trama è molto intuibile, non c'è nulla di nuovo e gli attori sono troppo alla hollywodiana,in poche parole un film per far soldi al botteghino.
Oltretutto manca della suspance e della paura tipici di un film survival horror presenti in molti film di zombie mentre in AFTERLIFE si prevede già chi morirà e chi non,oltretutto palesemente copiato per certi aspetti da RESIDENT EVIL 5, lo rende assai poco creativo e innovativo.
Per quanto riguarda il  3D, esso non è stato sfruttato al massimo delle sue pontezialità, per lo più viene usato male e  in poche  scene di combattimento.
Si ci aspettava di più dal regista del primo film della saga,magari creando un''ottima pellicola come fu il primo  resident evil.
Questa è l'ennesima prova che i videogiochi portati a film sono e saranno sempre dei flop nonchè  un pretesto per far soldi sui poveri  fan delle serie.



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