Regia:Tony Kaye
Anno:1998
La storia di Derek,neo-nazista convinto, e di suo fratello Danny che cercherà di seguire le orme del fratello.Succesivamente Derek cambierà,grazie al periodo passato in carcere. Cercherà di far uscire suo fratello dall'organizzazione di neonazisti di cui faceva parte ,quando era un nazista a tutti gli effetti e di fargli capire di non commettere i propri errori.
Il titolo del film viene preso dalla tesi che scrive Danny su suo fratello e su come ha influenzato la sua vita,chiamata appunto American Hystory X.
Questo film vuole far capire che il razzismo è sbagliato,sia dalla parte dei bianchi sia dei neri, e che odio genera odio.Alla fine si capisce che Derek non è altro che vittima di un sistema sbagliato,di una educazione sbagliata e del razzismo,fondato sulla ignoranza e sulla paura della gente.
Dal punto di vista tecnico Edward Norton( Derek),protagonista di film noti:Fight club,Hulk,The Italian Job, è superbo e rende bene l'idea iniziale di ''cattivo'', mentre Kaye fa un ottimo film sul razzismo godibile e interessante dall'inizio alla fine.La particolarità del film è la divisione in due parti,la prima parte in bianco e nero mentre la seconda parte a colori
http://www.youtube.com/watch?v=uY8_6EsJsGU&has_verified=1
FeniceBianca
mercoledì 17 novembre 2010
giovedì 21 ottobre 2010
La masseria delle Allodole
Regia:Paolo Taviani,Vittorio Taviani
Anno:2007
La storia dello sterminio armeno,avvenuta nel 1915 in turchia,durante la prima guerra mondiale,ad opera di folli generali razzisti. Nel film la famiglia Avakian conoscerà gli orrori dell'insulso odio razziale verso la loro gente.
Molto crudo e significativo la masseria delle allodole si presenta come un film critico e strutturato,con scene particolarmente toccanti, che fanno suscitare un senso di rabbia e impotenza.
Finalmente dopo tanti anni viene trattato il problema degli armeni che ancora oggi sentono sulle spalle gli orrori di quella inutile strage e chiedono giustizia.
Assolutamente da non perdere.
Anno:2007
La storia dello sterminio armeno,avvenuta nel 1915 in turchia,durante la prima guerra mondiale,ad opera di folli generali razzisti. Nel film la famiglia Avakian conoscerà gli orrori dell'insulso odio razziale verso la loro gente.
Molto crudo e significativo la masseria delle allodole si presenta come un film critico e strutturato,con scene particolarmente toccanti, che fanno suscitare un senso di rabbia e impotenza.
Finalmente dopo tanti anni viene trattato il problema degli armeni che ancora oggi sentono sulle spalle gli orrori di quella inutile strage e chiedono giustizia.
Assolutamente da non perdere.
mercoledì 20 ottobre 2010
Recensione The Road
Regia:John Hillcoat
Anno:2009
Con un titolo molto semplice, The Road, può considerarsi a tutti gli effetti,una grande pellicola del cinema moderno.Ambientato in una america post-apocalittica, un uomo e un bambino, devono sopravvivere agli ostacoli che incontrano,ma non ci verrà mai spiegato il perchè di tanta distruzione e se hanno una metà definita.
Film pieno zeppo di significati, strappalacrime, supera di gran lunga pellicole come ''Io sono leggenda'' e ''28 giorni dopo'' dove è presente molta azione,ma la sostanza è pari a nulla.
Colpisce il legame speciale che unisce padre-figlio,addirittura quest'ultimo verrà considerato dal papà come il verbo di dio,nonostante le difficoltà che gli si pongono davanti. Con l'avanzare del film, si nota l'esagerata diffidenza dell'uomo verso qualsiasi persona rimasta in vita,per paura che uno di questi possa aggredire l'amato figlio.
È un film crudo,che provoca agonia e rassegnazione, cosi verosimile che fa riflettere su una possibile fine del mondo e alla completa distruzione della cultura e civiltà dell'uomo.
Un film cosi emozionante è assolutamente da non perdere soprattuto se si ama questo genere.
Anno:2009
Con un titolo molto semplice, The Road, può considerarsi a tutti gli effetti,una grande pellicola del cinema moderno.Ambientato in una america post-apocalittica, un uomo e un bambino, devono sopravvivere agli ostacoli che incontrano,ma non ci verrà mai spiegato il perchè di tanta distruzione e se hanno una metà definita.
Film pieno zeppo di significati, strappalacrime, supera di gran lunga pellicole come ''Io sono leggenda'' e ''28 giorni dopo'' dove è presente molta azione,ma la sostanza è pari a nulla.
Colpisce il legame speciale che unisce padre-figlio,addirittura quest'ultimo verrà considerato dal papà come il verbo di dio,nonostante le difficoltà che gli si pongono davanti. Con l'avanzare del film, si nota l'esagerata diffidenza dell'uomo verso qualsiasi persona rimasta in vita,per paura che uno di questi possa aggredire l'amato figlio.
È un film crudo,che provoca agonia e rassegnazione, cosi verosimile che fa riflettere su una possibile fine del mondo e alla completa distruzione della cultura e civiltà dell'uomo.
Un film cosi emozionante è assolutamente da non perdere soprattuto se si ama questo genere.
lunedì 18 ottobre 2010
Recensione Funny Games
Diretto:Micheal Haneke
Anno:2007
Dopo dieci anni dall'uscita del primo funny games,lo stesso regista ripropone un remake molto interessante.
Il film è un thriller psicologico molto intenso,dove vengono messe a dura prova le facoltà mentali dei protagonisti,portandoli alla esasperazione.La storia è semplice una famigliola va in vacanza in una casa al lago, due ragazzi vestiti di bianco entrano in casa con una scusa banale:''avrebbe delle uova?''.E li inizia l'incubo. Molto strutturato come film,soprattutto si posso notare molte inquadrature fisse e lasciate anche per periodi lunghi per dare un senso di vuoto allo spettatore, e a volte privo di logica come SPOILER quando paul prende il telecomando e fa ritornare indietro la scena per evitare che l'amico muoia.Il film non risulta per niente noioso,non ci si aspetta mai quello che potrebbe accadere,oltretutto non vengono mai fatte vedere scene splatter e estremamente sanguinolente.
Un ottimo lavoro per questo regista,che fa di Funny Games un horror psicologico davvero interessante.
Scommettiamo che entro 12 ore, voi morirete?=PAUL
Anno:2007
Dopo dieci anni dall'uscita del primo funny games,lo stesso regista ripropone un remake molto interessante.
Il film è un thriller psicologico molto intenso,dove vengono messe a dura prova le facoltà mentali dei protagonisti,portandoli alla esasperazione.La storia è semplice una famigliola va in vacanza in una casa al lago, due ragazzi vestiti di bianco entrano in casa con una scusa banale:''avrebbe delle uova?''.E li inizia l'incubo. Molto strutturato come film,soprattutto si posso notare molte inquadrature fisse e lasciate anche per periodi lunghi per dare un senso di vuoto allo spettatore, e a volte privo di logica come SPOILER quando paul prende il telecomando e fa ritornare indietro la scena per evitare che l'amico muoia.Il film non risulta per niente noioso,non ci si aspetta mai quello che potrebbe accadere,oltretutto non vengono mai fatte vedere scene splatter e estremamente sanguinolente.
Un ottimo lavoro per questo regista,che fa di Funny Games un horror psicologico davvero interessante.
Scommettiamo che entro 12 ore, voi morirete?=PAUL
giovedì 14 ottobre 2010
Recensione L'uomo Che Fissa Le Capre
Regia:Grant Heslov
Anno:2009
Con un cast eccellente( Brad Pitt e Jeff Bridges straordinario come nella pellicola dove recitò ''il grande lebowski'') il film si presenta come un comico e con molte battute esilaranti.Tratto da il libro ''Capre di guerra'' di un giornalista americano e presentato fuori concorso al cinema di Venezia 2009, dentro il film si può constatare un profondo concetto antimilitarista,tramite esso si percepisce l'inutilità della guerra in iraq come le guerre passate americane. Il film racconta di bob giornalista molto sfortunato nel lavoro e nell'amore,difatti viene lasciato dalla moglie.Decide quindi di partire per l'iraq per dimostrare il proprio valore,in cerca di nuovi servizi.Dopo alcune difficoltà incontra Lyn che da oltre vent'anni fa parte di un reparto segreto americano,che prevede l'uso di poteri psichici per scopi militari tramite addestramenti hippie (come per esempio uccidere una capra solo con lo squardo).Anche qui non mancano scene divertenti.
Il film in generale è divertente anche se a volte lo spettatore fa fatica a comprendere le vere tematiche del film anche a causa delle continue battute.
In conclusione è un film da vedere almeno due volte,una per ridere e una per cercare di comprendere le tematiche di cui tratta.
Anno:2009
Con un cast eccellente( Brad Pitt e Jeff Bridges straordinario come nella pellicola dove recitò ''il grande lebowski'') il film si presenta come un comico e con molte battute esilaranti.Tratto da il libro ''Capre di guerra'' di un giornalista americano e presentato fuori concorso al cinema di Venezia 2009, dentro il film si può constatare un profondo concetto antimilitarista,tramite esso si percepisce l'inutilità della guerra in iraq come le guerre passate americane. Il film racconta di bob giornalista molto sfortunato nel lavoro e nell'amore,difatti viene lasciato dalla moglie.Decide quindi di partire per l'iraq per dimostrare il proprio valore,in cerca di nuovi servizi.Dopo alcune difficoltà incontra Lyn che da oltre vent'anni fa parte di un reparto segreto americano,che prevede l'uso di poteri psichici per scopi militari tramite addestramenti hippie (come per esempio uccidere una capra solo con lo squardo).Anche qui non mancano scene divertenti.
Il film in generale è divertente anche se a volte lo spettatore fa fatica a comprendere le vere tematiche del film anche a causa delle continue battute.
In conclusione è un film da vedere almeno due volte,una per ridere e una per cercare di comprendere le tematiche di cui tratta.
mercoledì 29 settembre 2010
Recensione Resident Evil Afterlife
Diretto: Paul W.S.Anderson
Anno:2010
Dopo quattro anni dall'uscita dell'ultimo resident evil(extinction) esce il quarto capitolo della saga ma questa volta in 3D.
In quest'ultimo capitolo la bellissima Milla Jovovich dovrà vedersela con zombie modificati e il temibile capo dell'umbrella,Albert Wesker,ma questa volta senza i poteri che aveva acquisito grazie al virus T.
Entra nel cast un volto noto delle serie tv cult: Wentworth Miller,protagonista di Prison Break,nel ruolo di Cris Redfield.
Il film risulta molto noioso per la maggior parte del tempo con solo alcune scene divertenti o di sussulto ma per lo più scontate,sinceramente ci si aspettava di più da questo ultimo capitolo.
La trama è molto intuibile, non c'è nulla di nuovo e gli attori sono troppo alla hollywodiana,in poche parole un film per far soldi al botteghino.
Oltretutto manca della suspance e della paura tipici di un film survival horror presenti in molti film di zombie mentre in AFTERLIFE si prevede già chi morirà e chi non,oltretutto palesemente copiato per certi aspetti da RESIDENT EVIL 5, lo rende assai poco creativo e innovativo.
Per quanto riguarda il 3D, esso non è stato sfruttato al massimo delle sue pontezialità, per lo più viene usato male e in poche scene di combattimento.
Si ci aspettava di più dal regista del primo film della saga,magari creando un''ottima pellicola come fu il primo resident evil.
Questa è l'ennesima prova che i videogiochi portati a film sono e saranno sempre dei flop nonchè un pretesto per far soldi sui poveri fan delle serie.
Anno:2010
Dopo quattro anni dall'uscita dell'ultimo resident evil(extinction) esce il quarto capitolo della saga ma questa volta in 3D.
In quest'ultimo capitolo la bellissima Milla Jovovich dovrà vedersela con zombie modificati e il temibile capo dell'umbrella,Albert Wesker,ma questa volta senza i poteri che aveva acquisito grazie al virus T.
Entra nel cast un volto noto delle serie tv cult: Wentworth Miller,protagonista di Prison Break,nel ruolo di Cris Redfield.
Il film risulta molto noioso per la maggior parte del tempo con solo alcune scene divertenti o di sussulto ma per lo più scontate,sinceramente ci si aspettava di più da questo ultimo capitolo.
La trama è molto intuibile, non c'è nulla di nuovo e gli attori sono troppo alla hollywodiana,in poche parole un film per far soldi al botteghino.
Oltretutto manca della suspance e della paura tipici di un film survival horror presenti in molti film di zombie mentre in AFTERLIFE si prevede già chi morirà e chi non,oltretutto palesemente copiato per certi aspetti da RESIDENT EVIL 5, lo rende assai poco creativo e innovativo.
Per quanto riguarda il 3D, esso non è stato sfruttato al massimo delle sue pontezialità, per lo più viene usato male e in poche scene di combattimento.
Si ci aspettava di più dal regista del primo film della saga,magari creando un''ottima pellicola come fu il primo resident evil.
Questa è l'ennesima prova che i videogiochi portati a film sono e saranno sempre dei flop nonchè un pretesto per far soldi sui poveri fan delle serie.
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